C’è stato un tempo, me lo ricordo bene, che la proiezione di un film di successo veniva prorogata oltre i termini stabiliti e l’esercente della sala interessata esponeva uno striscione in diagonale sul manifesto della pellicola con questa dizione: “A GRANDE RICHIESTA”, seguita da “fino al…” con la data. Avviene ancora oggi , specie in provincia, per certi spettacoli teatrali o eventi musicali.
Non è il caso di “Paternò e il fiore rosso” il mio secondo libro dopo “Come una casa senza finestre”: cioè, qualche richiesta su un seguito c’è stata (e devo confessare che mi sono sentito molto lusingato), ma si contano sulle dita di una mano. Tuttavia, avendo in testa da tempo l’idea di una seconda avventura di Paternò ed essendomi anche affezionato a questa figura di giovane ed entusiasta carabiniere ho cominciato a scrivere. E la storia (ribadisco: i miei non sono romanzi. Per il rispetto e l’ammirazione che porto ai veri scrittori non mi permetterò mai di chiamarli così) è venuta fuori quasi da sola.
Stavolta il carabiniere Paternò ha lasciato i suoi monti ed è a Roma in licenza. Ma un efferato delitto avvenuto proprio nel suo palazzo, nel popolare quartiere di san Lorenzo, stimola la sua curiosità. L’affianca nell’indagine che svolge per proprio conto una giovane giornalista e insieme affronteranno un misterioso assassino seriale, fino alla brillante soluzione del caso.
Ed ora eccomi qui. Non bastasse, sono stato anche incoraggiato a iscrivere il libro al concorso letterario ‘Il mio esordio’, per cui, qualora qualcuno volesse leggerlo aggratise potrà farlo comodamente iscrivendosi al sito e scaricando il testo. Dopo di che è gentilmente ma fermamente pregato di lasciare una recensione (ricordatevi le stelline!) 🙂 . Ai più temerari tra voi che mi leggete ricordo che si può anche comprarlo: in massimo 4-5 giorni lo avrete a casa.
Dimenticavo: già che c’ero ho iscritto al concorso anche il mio primo libro e “La finestra aperta”, dieci racconti che ho selezionato tra quelli che avevo scritto tempo addietro. Anche per questi due valgono le stesse norme.
Grazie davvero per la pazienza e il tempo che mi avete dedicato e soprattutto per quello che dedicherete.
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