NO.

14 Set
Piaccia o no, la nostra è una repubblica parlamentare e la Costituzione è disegnata sulla democrazia rappresentativa.
Mi rendo conto che per i tifosi del sì, quelli che sbraitano di parlamentari nullafacenti e hanno preso contatto con la Costituzione in questi giorni per la prima volta, siano concetti astrusi, ma questo è.

Intervenire sulla Carta manomettendola brutalmente – non diversamente da quanto fu fatto nel 2005 con la riscrittura infelice del Titolo V – è non solo rischioso, ma peggio.
Per modificarla occorrono le menti brillanti di giuristi, intellettuali e politici come quelli che vi lavorarono per due anni con passione e spirito di servizio nel 1946. Invece oggi bastano i beneficiati da una indecente legge elettorale che votano a comando rispondendo a stimoli pavloviani.

27 dicembre 1947: la Costituzione è realtà

Nessun rispetto neppure per il Parlamento – il luogo dove dovrebbero incontrarsi i migliori tra i cittadini: ma questo è l’esito di una campagna sotterranea che per anni ha puntato a squalificarlo.

La vera casta, i capipartito che non hanno mai inteso attuare la Costituzione, consapevoli dei fragili e risibili motivi addotti a giustificazione dello scempio (il risparmio, la maggiore efficienza, il confronto con altri parlamenti) hanno recentemente sganciato quella che credono possa essere l’arma finale: la caduta del governo Conte qualora vinca il NO.

E qui è la loro miseria: quella minaccia non ha alcun senso perché il pericolo consiste casomai nel risultato delle elezioni regionali e quella sconfitta – se dovesse verificarsi – sarà solo una loro responsabilità.

#IovotoNO consapevolmente e orgogliosamente.

3 Risposte to “NO.”

  1. Tita Altrocchi 14/09/2020 a 7:07 PM #

    La Costituzione non prevedeva un così alto numero di parlamentari. Il numero attuale viene da una modifica del 1963

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    • pierofil 15/09/2020 a 9:24 am #

      La legge del 1963 aveva il fine di eliminare il rapporto fisso popolazione/parlamentari previsto riginariamente dalla Costituzione: tra il ’48 e il ’63 si era infatti passati da 46 a 51 milioni di abitanti e continuando ad aumentare sarebbe parallelamente cresciuto il numero dei rappresentanti. Per esempio, oggi (con l’originario rapporto di 1 a 80.000) alla Camera dei deputati ci sarebbero circa 750 membri. Fu quindi stabilito un numero fisso di eletti per entrambe le Camere.
      Per inciso, ti informo che invece in Germania il rapporto variabile popolazione/parlamentari è tuttora in vigore: crescendo la popolazione aumentano i rappresentanti. Infatti nel 1949 il Bundestag aveva 402 seggi e oggi ne ha 709,
      List of Bundestag by session
      Seat distribution in the German Bundestag (at the beginning of each session)
      Session Election Seats CDU/CSU SPD FDP GRÜNE[h] DIE LINKE[i] AfD Others
      Sonstige
      1st 1949 402 139 131 52 – – – 80[j]
      2nd 1953 487 243 151 48 – – – 45[k]
      3rd 1957 497 270 169 41 – – – 17[l]
      4th 1961 499 242 190 67 – – – –
      5th 1965 496 245 202 49 – – – –
      6th 1969 496 242 224 30 – – – –
      7th 1972 496 225 230 41 – – – –
      8th 1976 496 243 214 39 – – – –
      9th 1980 497 226 218 53 – – – –
      10th 1983 498 244 193 34 27 – – –
      11th 1987 497 223 186 46 42 – – –
      12th 1990 662 319 239 79 8 17 – –
      13th 1994 672 294 252 47 49 30 – –
      14th 1998 669 245 298 43 47 36 – –
      15th 2002 603 248 251 47 55 2 – –
      16th 2005 614 226 222 61 51 54 – –
      17th 2009 622 239 146 93 68 76 – –
      18th 2013 630 311 192 – 63 64 – –
      19th 2017 709 246 153 80 67 69 94 –
      https://en.wikipedia.org/wiki/Bundestag?fbclid=IwAR3c5kmiSUj1O8o_0Iqy5p8BNCcYoyJnLFuW0i0sh54tRPTLmqokAE1BoA0

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    • pierofil 18/09/2020 a 10:23 am #

      La Costituzione del ’48 prevedeva un deputato ogni 80.000 abitanti e un senatore ogni 200.000, su una popolazione di circa 46 milioni.
      Nel ’63 gli italiani erano diventati 51 milioni e quindi – in previsione di un ulteriore incremento – si pensò di cristallizzare la situazione.
      Il Parlamento è il centro della vita politica del Paese, essendo la nostra una repubblica parlamentare: solo i migliori tra i cittadini dovrebbero essere degni di occupare il seggio. L’attuale legge elettorale ha defraudato i cittadini del loro diritto di sceglierli, lasciando questo potere alla casta dei capipartito: ridurre il numero dei parlamentari senza modificarla ridurrà il Parlamento a un consesso di fedeli obbedienti senza spirito critico, oltre a molte altre negative conseguenze.
      #IovotoNO

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