Avrei voluto scriverlo io questo post.
Mi spiace moltissimo ripetermi. Ritengo quella certa critica a Civati, mossa dagli ambienti pentastellati, non solo fine a sé stessa ma anche errata negli argomenti impiegati. Alessandro Di Battista è parlamentare dei 5 Stelle, uno dei fedelissimi alla linea del duo Grillo-Casaleggio. Ieri, in un post sul suo blog (che volutamente non cito) paragona Giuseppe Civati a Borghezio. Vi risparmio lo schema mediante il quale Di Battista giunge a formulare questa equazione. Ma mi vorrei soffermare sul passaggio del pezzo da lui scritto, poi ripreso – acriticamente – dagli amici de Il Post.
1) Civati è un mito. Fa finta di ribellarsi (solo la sera davanti al PC) ma vota, nel 98,1% dei casi come la Santanchè
Questa frase è lo specchio di una tendenza ormai ampiamente radicata nell’ambiente: prendere i risultati di analisi automatiche e impiegarli per una valutazione politica. Sbagliato. Sbagliatissimo. In primis perché le percentuali nascondono altre verità e vanno…
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