Una vergogna italiana, il muro di gomma

12 Lug

“Il muro di gomma” è un bel film di Marco Risi che ho rivisto stasera su SKY Cinema CULT. Sono due ore, ma non si avvertono.


Il film racconta come venerdì 27 giugno 1980 un DC9 della compagnia aerea Itavia partito da Bologna con destinazione Palermo non arrivò mai a destinazione.  Alle 20.59 la voce del comandante Domenico Gatti, registrata dalla scatola nera recuperata molti anni dopo, si interrompe bruscamente, e così la sua vita con quella di 77 passeggeri, Ustica 1 tra cui tredici bambini, e degli altri tre membri dell’equipaggio. L’aereo Ustica 3 precipitò in mare a poche miglia dall’aeroporto di Punta Raisi e da lì fu dato il nome di strage di Ustica alla tragedia.

 

Solo nel 2011 il Tribunale civile di Palermo ha accertato, con la sentenza poi confermata in Cassazione nel 2013, che l’aereo fu abbattuto da un missile lanciato da un aereo militare rimasto sconosciuto. La sentenza ha fatto definitivamente piazza pulita delle fantasiose ipotesi circa un cedimento strutturale dell’aereo o di una bomba nascosta a bordo e condannato lo Stato al pagamento dei danni alle famiglie delle vittime. Trentuno anni di depistaggi, menzogne, inefficienze, inquinamento delle prove, morti misteriose. Che un risultato almeno l’hanno ottenuto: sul piano penale nessuna condanna, tutti assolti.

 

Ustica_loraIl muro di gomma è quello che viene eretto davanti al giornalista protagonista del film insieme a chi indagava sul fatto, ma è lo stesso muro che in tante altre tragedie italiane si sono trovati di fronte tutti coloro che cercavano e volevano la verità.

E questa è una grande vergogna italiana.

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